LA RAGUSA NELL’ARTE

Questa sezione vuole rendere omaggio a tutti i più grandi artisti che hanno lasciato la propria impronta in questa città nel corso dei secoli, arricchendola e connotandola con la propria opera.

Raccolta civica Carmelo Cappello

Carmelo Cappello

(1912-1996), scultore

L’artista, trasferitosi a Milano sin dagli anni Trenta, guarda alla sua città natale – il mondo perduto dell’infanzia e dell’adolescenza – con la nostalgia dell’esule e l’orgoglio dell’emigrato. L’amore per Ragusa lo indurrà a donare alla cittadinanza, nel 1994, una raccolta di grafiche e sculture che arricchisce la città di Ragusa insieme alle sculture che arricchiscono le strade del centro cittadino. Partendo dalle opere ricollocate presso il Centro Commerciale Culturale di via Giacomo Matteotti si propone un “Itinerario urbano Carmelo Cappello” che, attraversando Piazza San Giovanni e piazza Matteotti, si conclude nel prestigioso immobile di Palazzo Zacco.

Mostra permanente di Peppino Leone

Giuseppe Leone

(1936-2024), fotografo

Giuseppe Leone, un’artista caro a Leonardo Sciascia e autore di molte e pregevoli opere, di cui l’ultima, Sicilia, rappresenta quasi il culmine riassuntivo. Non si cerchi in queste foto la collera civile o la pietà di chi s’impegna a ritrarre la Sicilia più funebre e amara. In Leone risuona una musica diversa. Una musica che somiglia al particolare triangolo ionico che l’ha generato, là dove il retaggio mafioso pesa meno che altrove e la stessa baroccheria delle pietre si stempera nella mestizia e nell’oro morbido dei tramonti. Piace a Leone cogliere le mimiche significanti del grande teatro umano, tanto negli individui quanto nelle folle, durante le cerimonie e le liturgie delle feste: piace altresì indulgere alle forme, ai comportamenti, alla pelle del cielo della terra e del mare. Ne risulta una Sicilia insospettata: giochi di bambini, conciliaboli di vecchi, gesti e facce che raccontano una lunghissima favola sacra alla fatalità del dolore. Pare di visitare un tempo fuori del tempo, donde esula, o quasi, ogni segno di civiltà.